Macerata Opera Festival, l’Opera lirica per tutti
A partire dal 2008, il Macerata Opera Festival si è aperto ai servizi di accessibilità ai suoi spettacoli con un progetto unico in Italia e gratuito. Sin dal 2008, è attivo il servizio di audio descrizione delle opere in cartellone a beneficio delle persone ipovedenti e con disabilità visiva, coprendo l’intero cartellone del festival. Le serate di spettacolo con audio descrizione sono precedute da tre percorsi tattili tematici, pensati per le persone con disabilità visiva ma aperti anche al pubblico generale. Dal 2009, il Macerata Opera Festival offre inoltre il servizio di sopratitolazione di tutte le opere in cartellone, per favorire l’accesso alle persone con disabilità uditiva ma di grande utilità per il pubblico tutto. E dal 2017, due importanti novità: la versione tradotta in inglese dei sopratitoli per tutte le opere e un percorso guidato da una guida segnante in LIS (Lingua dei Segni Italiana) per le persone con disabilità uditiva, alla scoperta del teatro e dell’opera lirica.
Come si combinano arte, educazione e inclusione sociale all’interno del vostro progetto?
Rendendo fruibile l’esperienza dell’opera lirica a tutto il pubblico, attraverso percorsi di conoscenza adatti a qualsiasi persona, l’opera viene comunicata attraverso una pluralità di linguaggi, facendo diventare lo Sferisterio ancora di più un luogo di tutti e per tutti.
Qual era l’obiettivo che si poneva inizialmente il progetto e come è cambiato durante il processo?
Il Macerata Opera Festival si è aperto ai servizi di accessibilità ai suoi spettacoli nel lontano 2008, con il servizio di audiodescrizione delle opere in cartellone, che si è poi arricchito nel tempo con i complementari percorsi tattili. Nel 2016 viene introdotto, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero, un tour tra le bellezze dell’arte e della natura marchigiana pensato appositamente per un pubblico ipovedente e abbinato alle giornate di accessibilità del Macerata Opera Festival. Inoltre, il servizio di sopratitolazione di tutte le opere in cartellone, attivo già dal 2009 in lingua italiana, viene da un anno offerto anche in lingua inglese. Sempre lo scorso anno è stato inoltre introdotto un percorso guidato in LIS (Lingua dei Segni Italiana) per il pubblico con disabilità uditiva, alla scoperta del teatro e dell’opera lirica. Un crescendo, dunque, non solo in termini di servizi offerti ma anche di ospiti: da 160 persone nel 2014, 190 nel 2015, 220 nel 2016, alle quasi 300 nel 2017.
Qual è una storia, un aneddoto, un momento particolare del progetto che volete condividere con noi?
Quando Elena Di Giovanni, ideatrice e coordinatrice del progetto mi ha coinvolto, chiedendomi di pensare a come avvicinare le persone con disabilità uditiva all’Opera Lirica, ho colto subito l’importanza del compito e accettato la sfida, perché spesso non abbiamo la possibilità di poter accedere agli spettacoli ed alla cultura in generale, in particolare in un contesto così atipico e a tutto tondo come l’Opera Lirica.
Da quando è nato il percorso dedicato, ci sono diversi episodi da raccontare, a partire dall’entusiasmo delle persone sorde nei momenti di interazione durante il racconto dei contenuti relativi all’opera stessa, dai testi alla musica. Attualmente il percorso è in fase di crescita ma ricordo in particolare un episodio. Un bambino mi si avvicina e mi dice: “Grazie perché oggi ho scoperto tante cose belle che non avrei mai immaginato”. Ecco, questo per me è uno dei regali più belli che si possono avere in questo lavoro nella più pura semplicità. Dare la possibilità a tutti di avere informazioni, di potersi emozionare e di uscire più ricco di come è entrato. È questo che ho scelto di fare nella Vita e continuerò sempre a fare instancabilmente.
Anche nel percorso tattile, attivo da anni, numerose testimonianze evidenziano le emozioni che
scaturiscono da questa esperienza. In particolare, vogliamo dare voce a quella di una ragazza con disabilità visiva materana:
“A conclusione della mia permanenza a Macerata, calato il sipario su Aida, che probabilmente è stata, a mio modo di vedere, la migliore produzione di questi 3 giorni, vorrei ringraziare alcune persone che hanno permesso anche a chi ha problemi di vista, di vivere questo straordinario mondo che è l’Opera, a pari condizioni dei “normovedenti”. Da stasera potrò parlare della Madama Butterfly, Aida e Turandot a tutto tondo, grazie alle audio descrizioni realizzate al meglio da una straordinaria squadra, capitanata da una determinatissima professoressa che ha voluto fare dell’accessibilità un punto di forza e valore aggiunto, perché “l’Opera è per tutti”, (Elena Di Giovanni).
Porto via con me, al termine di questa esperienza all’insegna della lirica e della buona musica, contatti, nuovi angeli, in un mondo sempre meno inclusivo e paurosamente popolato di monadi leibniziane, che con semplicità, competenza e dolcezza, hanno deciso che ognuno di noi deve poter usufruire della lirica con sempre maggior consapevolezza, facendo sperare a chi si dedica alla musica, di lavorare al passo con gli altri, perché dotato di strumentazioni adeguate. Grazie con tutto il mio cuore, Da oggi, nuove amiche che porterò per mano nel mio cammino!”
Semplicemente, l’Opera lirica e lo Sferisterio, di tutti e per tutti.
Per maggiori informazioni sul progetto, visita la pagina web dedicata sul sito sferisterio.it
Credits
Macerata Opera Festival Accessibilità – Link: http://www.sferisterio.it/accessibilita
E-mail: arte.accessibile@unimc.it
Sovrintendente Macerata Opera Festival: Luciano Messi
Coordinatrice progetto: Elena Di Giovanni – Università degli Studi di Macerata
Maestro ai Sopratitoli: Daniele Gabrielli
Audio descrizioni e percorsi: Francesca Raffi
Servizi Accessibilità: Chiara Pazzelli
Guida segnante e percorsi LIS: Consuelo Agnesi
Partner: Università degli Studi di Macerata, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Sezione Provinciale di Macerata, Museo Tattile Statale Omero (Ancona), Montclair State University (New Jersey, USA).
I percorsi tattili sono realizzati in collaborazione con le maestranze del Macerata Opera Festival e la FORM (Orchestra Filarmonica Marchigiana).
Video e foto: Alia e Luna Simoncini



